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Achab rafforza il proprio rapporto con il canale Msp in Italia
Andrea Veca, Managing Director di Achab

Achab rafforza il proprio rapporto con il canale Msp in Italia

In attesa dell’evento annuale “Msp Day” di Riccione dell’8 e 9 giugno prossimi, Achab offre un’anteprima delle strategie e dei risultati ottenuti e attesi per il prossimo futuro in questo settore di mercato molto promettente

La strategia è piuttosto chiara: Achab vuole confermare la propria statura di distributore (a valore aggiunto) di respiro paneuropeo, con risultati in costante crescita e una strategia in linea con le aspettative di un mercato in rapida evoluzione. Questo è, in sintesi, quanto ha dichiarato Andrea Veca, Managing Director di Achab. «Per quanto riguarda il fatturato, abbiamo chiuso un 2022 che ci ha portati a un risultato pari a 10,5 milioni di euro con una trentina di addetti. Il 2023 attualmente è in linea con le aspettative, per permetterci di realizzare un risultato superiore ai 12 milioni di euro». Il tutto con un margine operativo superiore al 10%, legato al fatto che «svolgiamo molte attività a favore dei nostri partner e clienti».

Gli Msp in Italia

È legato sia alla naturale evoluzione del mercato ICT che alla congiuntura attuale il fenomeno Msp (Managed service provider) in Italia. «Si tratta di una forma aziendale già molto diffusa all’estero, a partire dagli Usa – ha spiegato Veca -. In pratica, consiste nel passare dal fornire servizi in modalità standard a operare col modello dell’abbonamento, a subscription, pagando un canone periodico (mensile) al fornitore». In Italia, il fenomeno ha riguardato soprattutto aziende che fornivano servizi in partnership con i vendor o con i distributori. «Le classiche Piccole e medie imprese Italiane (Pmi) – ha confermato Veca , che hanno abbracciato il nuovo modello di business e l’hanno reso più in linea con la realtà Italiana, costituita soprattutto da Pmi, per l’appunto».  Anche la focalizzazione dell’offerta degli Msp è cambiata, concentrandosi maggiormente sull’infrastruttura dei clienti finali, comprendente anche aspetti di security e gestione completa delle dotazioni IT.

Msp Day 2023 e la nuova indagine di mercato

Claudio Panerai, Director of Portfolio di Achab

Nato nel 2018 per offrire una panoramica il più possibile completa sulla situazione del mercato Italiano degli Msp, il Report “Lo stato degli Msp in Italia”, giunto quest’anno alla sesta edizione, si presenta come uno spaccato molto interessante sull’evoluzione del canale dei fornitori di servizi gestiti in Italia. La presentazione ufficiale avverrà i prossimi 8 e 9 giugno a Riccione, nell’ambito dell’evento Msp Day, che riunirà gli oltre 400 Msp attesi e più di 36 sponsor provenienti dalle file dei vendor di soluzioni tecnologiche offerte sul mercato. «Attualmente gli Msp italiani sono perlopiù (65%) Pmi, con meno di 10 dipendenti – chi parla è Claudio Panerai, Director of Portfolio di Achab – ma sono in rapida evoluzione. Infatti il 43% di chi ha risposto alla nostra indagine, ha realizzato un fatturato superiore al milione di euro e il parco degli endpoint gestiti è superiore ai 500 (nel 54% dei casi), con un 30% che ne gestisce oltre 1.000».

Gli obiettivi dell’evento di Riccione sono di «fornire formazione tecnologica e di business, best practice, soluzioni strategiche e opportunità di confronto», mettendo gli Msp nostrani in grado di offrire ai propri clienti Pmi un servizio «innovativo e completo», anche attraverso la testimonianza di speaker di livello internazionale e  sponsor di altissimo livello.

Il panorama Italiano dei Managed service provider è in rapida evoluzione, come confermato dal report che verrà presentato da Achab a Riccione nei prossimi giorni. «Sia fatturato che margini sono in crescita per la maggior parte degli operatori che hanno scelto di adottare questo modello (Msp) – conclude Veca -. Un importante trend coinvolgerà i servizi di security, sempre più importanti, soprattutto in questo periodo, tanto che ci sono spazi di evoluzione che puntano alla nascita di Mssp, Managed security service provider».

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