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Questo è il momento del SDAS

“xxx as a Service” e “Software Defined xxx” sono due dei trend tecnologici più in voga, che spronano sempre più il mercato verso l’obiettivo dell’IT as a service, uno scenario nel quale l’elaborazione, lo storage e le risorse di rete possono essere fornite rapidamente e facilmente e nel quale la scalabilità diviene un’attività semplice e veloce

Il Software Defined Networking (SDN) si inserisce perfettamente in questo contesto ed è anch’esso giustamente al centro dell’attenzione. Ma c’è una eccezione ancora da considerare: i servizi di rete layer 4-7. Se, infatti, il SDN è un ottima soluzione per il layer 2-3, lascia scoperti i servizi critici (layer 4-7), che supportano i software defined application services (SDAS). Abbiamo introdotto F5 Synthesis proprio nell’ottica di colmare questo vuoto.
Synthesis è una visione architetturale non una singola tecnologia o servizio, e consente di migliorare l’erogazione dei SDAS in tutto il data center e negli ambienti cloud e ibridi. Si tratta di un aspetto fondamentale, perché più il data center diventa software-oriented più è importante che tutte le altre componenti – come i servizi applicativi – ne seguano l’esempio.

Oggi i dipartimenti IT affrontano richieste continue e pressanti rispetto a nuove applicazioni da implementare e servizi più veloci e meno costosi, e i SDAS li aiutano a ottenere tutto questo. Un framework aperto abilita, infatti, la collaborazione tra il computer, la rete e i servizi applicativi implicando alla fine un time to market più veloce. Grazie ai SDAS, i servizi applicativi possono essere distribuiti, gestiti e orchestrati centralmente, rispetto a tutto il data center e al cloud, riducendo in modo consistente costi e complessità.

Anche le aziende che stanno pensando di abbracciare il cloud possono trarre dei vantaggi evidenti dai SDAS. I dubbi legittimi sulle prestazioni e sulla sicurezza nel cloud vengono dissipati con l’approccio SDAS di Synthesis dato che i servizi applicativi possono essere implementati sul cloud ma gestiti a livello centrale, come se si trovassero ancora nel data center. Questo significa che qualsiasi policy di compliance e regolamentazione può essere applicata in tutti gli ambienti fisici e virtuali.

In sintesi, i SDAS sono estremamente flessibili, sia in virtù della programmabilità dell’architettura Synthesis nel controllo e nel data plane, sia a livello di configurazione. Per i clienti tutto questo si traduce nella possibilità di creare, distribuire, modificare ed estendere i servizi in modo rapido e semplice.
Poter regolare dinamicamente l’ambiente dei servizi applicativi significa per le aziende essere in grado di sostenere la crescita della domanda e affrontare qualsiasi potenziale cambiamento dell’architettura che un giorno possa rivelarsi necessario.

Data Center, networking e storage Software Defined dimostrano come l’IT sia sempre più focalizzato sul software e come i servizi applicativi debbano essere parte di questo processo; si tratta del passaggio logico successivo necessario nella distribuzione delle applicazioni. La vasta gamma di applicazioni oggi disponibili impone infatti la necessità di adottare un nuovo approccio.
Questo approccio si concretizza nei Software Defined application services che operando negli ambienti fisici e virtuali, tracciano il percorso migliore per garantire l’affidabilità, la sicurezza e le prestazioni delle applicazioni mission-critical in un’azienda moderna.

A cura di Eugenio Libraro, Regional Director Italy&Malta di F5

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