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L’Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologia si affida a Check Point

Il progetto ha permesso di progettare un sistema di nuova generazione che fornisce controllo dettagliato di ciò che accade sulla rete e rileva qualsiasi irregolarità da una singola console

IL CONTESTO

L’Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologia, centro di ricerca che è diventato un riferimento internazionale, è proprietà del CSIC, della Generalitat Catalunya e dell’Università Autonoma di Barcellona. Il focus di ricerca dell’ICN2 è sullo studio di proprietà chimiche e fisiche della materia e del suo comportamento su nano-scala 

L’ESIGENZA

L’Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologia (ICN2) ha riprogettato la sua infrastruttura di sicurezza con le soluzioni di Check Point Software Technologies. “Il nostro modello di organizzazione comporta significative necessità tecnologiche,” spiega David Lizcano, Director of IT dell’ICN2. Dato il suo programma di ricerca “Nanodevices for Social Challenges”, il Centro è stato recentemente riconosciuto come un Centro di Eccellenza Severo Ochoa dal Ministero spagnolo dell’Economia e Competitività. L’ICN2 opera per mantenere questa eccellenza in tutti i suoi processi.

LA SOLUZIONE

Specificamente, l’ICN2 ha implementato due appliance high-end Check Point 12600 con tutte le funzionalità di Threat Prevention, inclusa protezione Antivirus, Anti-bot, URL Filtering, Application Control e Identity Awareness. Allo stesso modo, l’Istituto si trova in fase di implementazione della soluzione Threat Cloud Emulation per proteggere contro nuove vulnerabilità, minacce sconosciute e attacchi diretti prima che questi infettino la rete. Una delle funzionalità che l’ICN2 ha identificato come vantaggio di grande valore è la sicurezza dell’accesso mobile alle reti, con una soluzione che rende possibile “criptare” i dati trasferiti, li analizza e li verifica, pressoché automaticamente. Un elemento chiave, dal punto di vista di Lizcano, è che “consente agli utenti di lavorare da remoto come se fossero al Centro, accedendo a tutti i dati sotto completa garanzia di integrità e sicurezza. Abbiamo persino esteso l’infrastruttura di telefonia che ha portato a considerevoli riduzioni dei costi”. “Le opzioni di estendibilità ci hanno inoltre consentito di offrire accesso remoto alle applicazioni, strumenti di laboratorio e workstation in maniera completamente sicura”, spiega il Direttore, “consentendo così l’implementazione di iniziative tecnologiche quali telelavoro e BYOD (Bring Your Own Device)”.

I RISULTATI

David Lizcano continua: “Il livello di informazioni che abbiamo ora non è paragonabile rispetto ai dati di cui disponevamo prima. Attualmente possiamo prevedere modelli di utilizzo e implementare policy di sicurezza top-down molto più flessibili, dinamici e granulari, considerando le varie necessità dei diversi dipartimenti”.

Nel riprogettare la sua infrastruttura di sicurezza – la fondazione usava prima un sistema tradizionale – l’ICN2 ha deciso di utilizzare soluzioni di sicurezza Check Point per una serie di ragioni. Queste includono le funzionalità dei suoi sistemi, il rapporto qualità/prezzo e le caratteristiche degli apparati, che hanno di gran lunga superato le aspettative di miglioramento dell’istituzione. L’ICN2 ha implementato due appliance Check Point, specificamente il modello high end 12600.
“Con Check Point, siamo passati a un sistema di nuova generazione utilizzando l’intera suite di funzionalità di sicurezza disponibile per i suoi gateway, che ci consente di controllare meticolosamente le attività di rete”, afferma Lizcano. “Ora abbiamo un solido sistema di sicurezza interna e perimetrale con cui possiamo vedere tutto il traffico e rilevare qualsiasi irregolarità, malware o altri incidenti in modo semplice e centralizzato, bloccare l’ingresso di sorgenti malware con un livello particolarmente elevato di accuratezza e, nell’improbabile caso che accada, essere in grado di identificare e risolvere preventivamente queste problematiche prima che abbiano un impatto sulle nostre operazioni è di grande aiuto”.
“Da quando abbiamo implementato la soluzione Check Point, nessun tentativo di intrusione ha avuto successo”, conclude Lizcano.
“Siamo molto orgogliosi che un’organizzazione di ricerca tanto all’avanguardia si sia affidata a Check Point per riprogettare la sua infrastruttura di sicurezza e attrezzare così la sua rete con le più elevate garanzie,” commenta Mario García, Managing Director of Check Point Iberia. “Sappiamo che la nostra soluzione non deluderà”.
Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologia (ICN2).

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