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WESTPOLE rende più sicure e sostenibili le proprie infrastrutture: il Data Center diventa Tier IV

WESTPOLE rende più sicure e sostenibili le proprie infrastrutture: il Data Center diventa Tier IV

I servizi gestiti sono oggi operativi all’interno di uno dei Data Center certificati con il maggior grado di garanzia e riduzione dei consumi del settore IT in Italia

WESTPOLE, gruppo del Cloud Computing che ha di recente ampliato le proprie attività anche in Belgio e Lussemburgo, annuncia il trasferimento e l’upgrade tecnologico del proprio Data Center di Roma all’interno di un polo caratterizzato dai massimi livelli di protezione “fisica” e di continuità di servizio presenti sul mercato.

Nel momento storico attuale, dove lo scambio di dati sensibili tra server pubblici e privati è sempre più intenso e gli attacchi via Web ai danni delle aziende diventano più frequenti (con la moltiplicazione dei Ransomware), WESTPOLE trasferisce i propri asset tecnologici all’interno di un Data Center Tier 4 mantenendo la certificazione AgID per la tutela dei dati detenuti dalla Pubblica Amministrazione e in grado di garantire la continuità operativa in caso di attacchi sui sistemi aziendali e necessità di ricorso a misure di Disaster Recovery.

Allo stesso tempo, un tema cruciale che ha guidato la scelta di WESTPOLE è quello legato alla sostenibilità ambientale dei Data Center stessi.

Per limitare il consumo energetico, infatti, il nuovo Data Center di Roma utilizza in parallelo tecnologie di free cooling (in grado di filtrare e scambiare l’aria con l’esterno quando la temperatura al di fuori della struttura è al di sotto dei 18 gradi), corridoi caldo-freddo alternati (con aria refrigerata distribuita sotto la pavimentazione e recuperata dai controsoffitti) e dispersione geotermica (con il calore prodotto dei gruppi frigoriferi che viene smaltito a 30 metri sotto il livello del suolo).

A livello tecnologico, i provider di quarto livello garantiscono ridondanze per ogni processo e flusso di protezione dei dati (di modo che nessun singolo guasto o errore possa arrestare il sistema) grazie alla garanzia di un’infrastruttura costruita in parallelo.

Il complesso avviato nel 2016 possiede due percorsi di distribuzione della potenza elettrica simultaneamente attivi, ognuno in grado singolarmente di garantire a pieno regime il funzionamento al 100%; anche in caso di completo “blackout” di corrente a livello locale, è in grado di garantire 96 ore di autonomia grazie a gruppi di continuità installati in loco.

Infine, a livello “fisico”, il Data Center prevede un sistema di protezione tramite videosorveglianza, sensori antintrusione, e presidio di vigilanza 24/7 ed è situato all’interno di una struttura in grado di salvaguardare l’incolumità dei server rispetto a eventi disastrosi di natura sismica, energetica e idrologica.

“Spesso la semplicità è la più rivoluzionaria delle innovazioni” ha dichiarato Matteo Masera, General Manager Italia di WESTPOLE “Per questo motivo il primo e più importante investimento dell’anno è stato rivolto al rinnovamento tecnologico, con l’innovazione e la messa in sicurezza dei nostri asset, in modo da garantire alle aziende nostre clienti la continuità dei servizi gestiti in Cloud. I mesi di lockdown hanno senza dubbio accelerato un processo di esternalizzazione dei servizi già in atto nelle realtà di ogni dimensione, rendendo necessario l’uso quotidiano di strumenti di collaborazione da remoto con il massimo livello di sicurezza. Questi trend tecnologici e di mercato evolvono in parallelo con la nostra capacità di erogare servizi gestiti ad alto valore e richiedono un continuo investimento in termini di tecnologie e competenze per accompagnare la nostra crescita e le esigenze dei nostri clienti. Questo progetto dimostra come WESTPOLE, in partnership con i principali player di mercato come Cisco e IBM, sia in grado di anticipare e soddisfare le richieste del mercato”.

WESTPOLE ha iniziato anche la seconda fase di questo processo di evoluzione del proprio servizio, implementando due soluzioni innovative di Cisco ad alto valore tecnologico.

La prima si chiama Intersight e permette di monitorare e gestire i servizi multicloud e le infrastrutture semplificando le operazioni, rendendo possibili continue ottimizzazioni in termini di risorse e accelerando i processi di delivery; il tutto da una singola console che permette di gestire anche le soluzioni di ubernetes già presenti nel Data Center di WESTPOLE.

La seconda si chiama AppDynamics e, integrata con Cisco Intersight, permette di monitorare le applicazioni e misurare le performance sia verso l’utente finale sia all’interno dell’infrastruttura su cui insiste, qualunque essa sia.

“Crediamo che il nostro compito, nel mondo multicloud che ormai ci circonda, sia quello di aiutare i nostri clienti a semplificare ed ottimizzare le risorse e rendere le applicazioni il più possibile soddisfacenti per gli utilizzatori, che siano essi interni o esterni all’azienda. Ridurre la complessità ed accelerare i processi di implementazione in sicurezza di nuove soluzioni aiuta i nostri clienti a raggiungere l’agilità e la reattività che i mercati attuali richiedono in qualunque tipologia di business” aggiunge Masera. “Ovviamente la sensibilità ed il valore aggiunto di queste innovazioni crescono proporzionalmente in base al grado di diffusione territoriale, di digitalizzazione e di complessità della singola azienda, ma ormai qualsiasi realtà deve confrontarsi con l’esplosione delle applicazioni e con la velocità di reazione che viene richiesta dai clienti”.

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