5 business unit e un fatturato sempre in crescita, ma il vero valore è il fattore umano
Allnet.Italia è un distributore a valore aggiunto, nato nel 2000 a Bologna. L’azienda è focalizzata su 5 business unit: Unified Communications & Collaboration (UCC) e VoIP, Network e Infrastrutture Wireless, Sicurezza IP e Videosorveglianza, Data Center e Cloud, e Tecnologie emergenti. I marchi distribuiti sono scelti in base alla qualità dell’offerta, ma anche tenendo d’occhio la possibilità di realizzare soluzioni complete per il cliente, integrando se necessario prodotti di vendor differenti.
“I brand a portafoglio sono una settantina, ma solo con alcune realtà selezionate abbiamo rapporti stretti”, spiega il CEO Emiliano Papadopoulos. Tra queste, aziende come Lifesize, Solair, Arista Networks, Polycom, Meru Networks, Sophos e alcune start-up promettenti. Allnet.Italia si rivolge ai system integrator, agli Isp, ai reseller e installatori che operano nel settore finanziario, industriale, nelle piccole-medie imprese e nella pubblica amministrazione. Il mondo delle UCC è in crescita, grazie anche alle tecnologie di video-comunicazione e messaggistica integrata.“I vantaggi sono evidenti – spiega Papadopoulos – sia in termini di efficienza sul lavoro che di risparmio sui costi”.
Anche il settore del network & wireless si sta espandendo, e presenta numerose opportunità per i servizi di marketing e analytics. Soprattutto se il discorso verte sul marketing di prossimità o contestualizzato. “Pensiamo a un centro commerciale che metta a disposizione dei clienti aree Wi-Fi per connettersi a internet. Si potrebbero usare strumenti di analisi per rilevare i messaggi coerenti con l’offerta commerciale, conoscendo in tempo reale il mood dei clienti e interagendo con loro tramite i social, per integrare i canali fisici con quelli virtuali”.
L’area della sicurezza fisica e informatica è anch’essa centrale per le aziende di oggi. I problemi posti dall’esplosione della quantità dei dati, con la necessità assoluta di metterli al sicuro da cyber attacchi e avere un’infrastruttura IT protetta, ma anche l’esigenza di difendere i perimetri fisici di luoghi e aziende, richiedono sistemi di security adeguati. “E’ fondamentale dotarsi di sistemi avanzati, firewall e video-sorveglianza. Proteggere i dati è uno degli imperativi dell’era informatica”. E l’informatica va avanti sulla strada dei data center di nuova generazione, i “software-defined”, e del cloud, nelle sue declinazioni pubbliche, private o ibride. I vantaggi sono sicuramente una maggiore efficienza e insieme la riduzione dei costi, ma accanto a questi esistono sfide per gli integratori, come la costruzione di data center evoluti e l’integrazione delle nuove soluzioni con i sistemi legacy.
Infine, Allnet.Italia si concentra sull’individuazione di tecnologie innovative con il potenziale per diventare disruptive. “Stiamo vivendo la terza rivoluzione industriale, caratterizzata da cambiamenti e opportunità. In un panorama IT in costante evoluzione, ovviamente non è facile individuare le tecnologie che si imporranno sul mercato. Guardiamo con attenzione a tutto ciò che costituisce innovazione, dai tag Rfid ai micro PC, ai sensori, alle soluzioni per la domotica, alle auto che si guidano da sole e alle tecnologie green ad alta efficienza, ma anche all’healthcare e alle smart city”. Per il futuro, Allnet.Italia vuole continuare a investire su se stessa per crescere, e sullo sviluppo dei talenti e delle competenze. Anche se il focus dell’azienda è la tecnologia, nulla può sostituire il valore del capitale umano.
“Il nostro fatturato raddoppia in media su base triennale – conclude Papadopoulos – Dobbiamo continuare a puntare sui giovani formati e motivati, che sappiano realizzare le fantastiche opportunità offerte dal nostro tempo”.