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Non un anno facile il 2017 per Kaspersky. Al centro dei riflettori per le beghe geopolitiche tra gli USA, l’attuale superpotenza e l’altra, quella decaduta, che Putin da quasi un ventennio cerca di riportare ai fasti di un tempo
Una morsa più stretta che in passato, come riconosce lo stesso Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.
«Un anno intenso e complesso per noi. Puntellato però da tante partite vinte e soddisfazioni».
A partire da una conferma, la crescita – l’ennesima peraltro – del fatturato.
«Attestatosi quest’anno su un +6 per cento anno su anno, per un giro d’affari di circa 700 milioni di dollari».
Risultati a cui ha contribuito anche l’Italia.
«Siamo il terzo mercato in Europa per giro d’affari dopo Germania e Francia. Abbiamo acquisito nuove competenze locali. Oggi siamo una squadra di 50 persone. Più preparata e robusta» conferma Lehn di fronte alla folta platea di astanti per il tradizionale incontro di inizio anno con VAR/LAR, partner e reseller.
«Inoltre stiamo mettendo in piedi un nuovo programma – Global Transparency Initiative – per dare ancora maggiore visibilità a quello che stiamo realizzando. Per assicurare l’integrità e l’affidabilità dei nostri prodotti in accordo con la mission dell’azienda di proteggere persone e organizzazioni dal cybercrime».
Un segmento nel quale competizione e cambiamenti repentini dominano la scena.
«Il mercato è cambiato in modo radicale. Le grandi catene soffrono, perciò si tratta di trovare nuove modalità di attivazione delle licenze. Noi siamo pronti».
Cambiamenti in vista dunque. Ma allo stesso tempo la conferma dei punti di forza che hanno sin qui sostenuto la crescita del vendor.
«Kaspersy Lab in Italia è 100 percento canale. Questo significa che tutti i prodotti e servizi venduti vengono gestiti tramite i nostri partner. E continueremo ad esserlo. Ma ci stiamo specializzando. Per questo abbiamo bisogno di nuovi partner. Per arrivare sempre per primi sulle novità» spiega Lehn. Intercettando la congiuntura favorevole del comparto sicurezza.
«Il fatturato globale ha raggiunto il miliardo di dollari. Sostenuto dalla maggiore propensione alla spesa, con budget in crescita. Come conferma una ricerca specifica condotta dall’Osservatorio Sicurezza del Polimi» osserva Giampiero Cannavò, Head of Channel B2B di Kaspersky Lab Italia.
Segnali positivi che potrebbe beneficiare sia dal proliferare delle minacce informatiche, sia dalla scadenza del 25 maggio con l’accensione dei motori del GDPR. Che, prevede IDC, porterà a nuovi investimenti in IT per circa 3,5 miliardi di dollari. Una torta ancora più golosa. Anche per i partner entranti.
«Siamo alla ricerca di diversi profili» conferma Maura Frusone, Head of Marketing di Kaspersky Lab Italia. «Coloro per esempio che già ora collaborano con i data center così come di chi ha maturato esperienze importanti con le piattaforme SIEM».
Un invito i cui atout sono un articolato Partner Program pensato per ampliare l’offerta di servizi gestiti, senza aggravi in termini di risorse o carichi amministrativi.
Ideato per ottenere nuovi clienti e aumentare le vendite. Il tutto inserito in un modello commerciale attraente: «La nostra visione si fonda su alta redditività, gestione condivisa del business, massima visibilità. Con un corollario di servizi completamente incentrati sui partner» conferma Frusone.
