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Red Hat presenta Red Hat Enterprise Virtualization 3.6

Red Hat presenta Red Hat Enterprise Virtualization 3.6

Red Hat Enterprise Virtualization 3.6 migliora prestazioni, scalabilità e sicurezza per workload Linux ad alte prestazioni

Red Hat, leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, annuncia la disponibilità di Red Hat Enterprise Virtualization 3.6. La nuova versione della soluzione di virtualizzazione Red Hat basata su KVM migliora prestazioni, scalabilità e sicurezza per workload Linux intensivi. Aggiorna anche gli strumenti di gestione e di user experience per contribuire a ridurre costi e tempi di migrazione da VMware, eliminando la necessità di acquistare un tool di migrazione di terze parti. Abbattendo i costi e la complessità di gestione delle soluzioni proprietarie di virtualizzazione, Red Hat Enterprise Virtualization affronta una problematica comune alle aziende clienti.

Personalizzato per estesi ambienti di elaborazione, quali implementazioni SAP e Oracle, oltre che per workstation dedicate alla computazione o alla grafica, Red Hat Enterprise Virtualization ha mostrato prestazioni superiori del 36% rispetto ad altre soluzioni di virtualizzazioni nel corso di test SPECvirt 2013. La nuova funzione PCI Device Assignment è pensata per accelerare workload ad alte prestazioni, come ad esempio CAD/CAM. Questo consente un passaggio diretto da device fisici a macchine virtuali, permettendo ad alcuni clienti di raggiungere prestazioni praticamente bare-metal su risorse critiche, riducendo la presenza eccessiva di costose workstation.

Altre innovazioni apportate a Red Hat Enterprise Virtualization 3.6 estendono la riconosciuta leadership di Red Hat in tema di scalabilità, prestazioni ed efficienza economica dei workload su macchine virtuali, con queste funzionalità:

Migliori prestazioni e scalabilità

• Il supporto di memoria Hotplug offre la possibilità di estendere la memoria in modo dinamico, one-click, operando con l’infrastruttura sottostante per concedere all’applicazione memoria aggiuntiva all’istante, evitando ogni possibile interruzione del runtime applicativo.
• L’assegnazione dei dispositivi (PCI Device Assignment) consente agli amministratori di assegnare direttamente un adattatore o device fisico a una determinata macchina virtuale, ottenendo così prestazioni praticamente bare-metal per processi elaborativi ad elevato utilizzo di risorse grafiche o di rete.

Aggiornamenti di sicurezza e Risk management

Host Update Manager: ottimizza il processo di rilascio delle patch nell’intero ambiente virtuale grazie all’integrazione con Red Hat Satellite, soluzione di systems management usata dalla metà dei clienti di Red Hat Enterprise Virtualization.
Object Health Status: offre visibilità sugli eventi esterni al sistema, come possibili problemi di prestazioni legate a storage, CPU, server o hard disk, attraverso l’interfaccia di Red Hat Enterprise Virtualization. Questa funzione avvisa gli amministratori di eventi che possono fermare o comunque impattare negativamente sulle prestazioni delle macchine virtuali, in modo che questi possano gestire preventivamente il rischio e il potenziale downtime.

Più semplice migrazione da VMware

Integrazione virtual machine-to-virtual machine: Consente ai clienti di identificare workload critici da trasferire su Red Hat Enterprise Virtualization, connettendosi direttamente a vCenter e migrando i carichi di lavoro attraverso semplici passaggi click-through. Questa strategia selettiva di workload migration può abbassare sensibilmente i costi totali di virtualizzazione e migliorare le prestazioni di workload Linux critici, senza la necessità di dover eliminare e rimpiazzare.

Migliorando ulteriormente rispetto alle release precedenti, Red Hat Enterprise Virtualization 3.6 fornisce ai clienti il layer infrastrutturale per trasferire i loro workload su container o nel cloud. Si integra anche con la piattaforma di hybrid cloud management Red Hat CloudForms, per gestire ambienti eterogenei su infrastrutture eterogenee e distribuite su cloud, hypervisor, container differenti, oltre che tradizionali.

 

“Red Hat ha migliorato la sua piattaforma di virtualizzazione per offrire vantaggi alle organizzazioni che pensano di adottare un modello di IT bimodale”, spiega Gunnar Hellekson, director of Product Management, Red Hat Enterprise Virtualization, Red Hat Enterprise Linux and Red Hat Atomic, Red Hat. “La migrazione semplificata dei workload introdotta in questa nuova release di Red Hat Enterprise Virtualization consente agli utenti di combinare gli investimenti esistenti ed allontanarsi da una piattaforma di virtualizzazione completamente proprietaria, per adottare una strategia multi-hypervisor.”

 

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