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Software-Defined Networking

Software-Defined Networking: un bilancio sulle previsioni del 2015

a cura di Gary Newe, Technical Director di F5 Networks

 

Quasi tutte le tecnologie e le innovazioni nascono dalla necessità di superare delle sfide.
La rete, da questo punto di vista, ha due scopi: il primo è stabilire delle connessioni basandosi su una serie di criteri in modo da trovare il percorso più breve, rapido e sicuro; il secondo è trasportare i dati attraverso il percorso stabilito da tali connessioni.

Il Software-Defined Networking (SDN) aiuta a semplificare la complessità nella progettazione, distribuzione e manutenzione dei network moderni riducendo la necessità di stratificazione all’interno delle reti e permettendo di apportare modifiche a ogni livello senza influenzare il successivo. Aspetto che si rivela utile, ad esempio, quando viene introdotta una tecnologia fisica più rapida, come la fibra su rame, e la connessione può essere aggiornata senza influenzare i livelli superiori.

A gennaio erano state fatte molte previsioni sull’evoluzione del SDN e sulla sua adozione da parte del mercato nel corso del 2015. Queste previsioni spaziavano dal campo dell’analisi dei big data e dell’incremento delle sovrapposizioni, al rafforzamento della sicurezza, il tutto operando nel contesto di una infrastruttura sempre più Software-Defined. In realtà, le potenzialità di questa tecnologia non sono state ancora pienamente sfruttate e i CIO e i CTO devono ancora comprendere del tutto quali siano la portata e i vantaggi del SDN.
Tornando a quanto gli esperti dichiaravano a inizio anno, ho voluto analizzare quali trend si sono effettivamente realizzati e cosa invece è ancora in una fase di sviluppo.

 

1. L’analisi dei Big Data guidati dalla rete

All’inizio del 2015 era già evidente che lo scenario della business mobility si sarebbe sviluppato fortemente, trainato dalla domanda crescente di poter accedere ai dati da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi luogo e momento.
Nel corso dell’anno i dispositivi mobile hanno anche superato i PC quali principali strumenti di ricerca sul web. Di conseguenza, quest’anno si è rivelato fondamentale fornire all’utente una buona esperienza nell‘utilizzo, garantendo una migliore qualità e distribuendo le applicazioni senza interruzioni di servizio facendo anche uso del cloud.
Basta dare un’occhiata a quanto si siano affermati i dispositivi wearable nel corso del 2015 per comprendere quale sia la portata di tutti questi cambiamenti intermini di crescita dei big data. Il boom, che ha riguardato soprattutto i dispositivi per il fitness, il gaming e le tecnologie wearable utilizzate in campo medico, ha provocato un aumento della quantità di dati che vengono raccolti, estratti e riutilizzati, ma che devono soprattutto essere elaborati.

 

2. Una produzione basata sempre più su OpenDaylight

I primi deployment erano programmati per quest’anno. Come è finita?
OpenDaylight (ODL) è un progetto collaborativo open source che mira ad aiutare ad accelerare lo sviluppo della tecnologia a disposizione degli utenti e consentire un’adozione maggiormente diffusa del SDN. Durante il summit tenutosi a luglio, è emerso in modo evidente come l’SDN open abbia fatto enormi progressi sul mercato. Un sondaggio effettuato da OpenDaylight ha rivelato che il 73% delle organizzazioni stanno utilizzando o hanno in programma il deployment in produzione di ODL entro 12 mesi.
Le previsioni sul successo di ODL erano quindi corrette.

 

3. L’SDN nei nuovi mercati

Dalla vendita al dettaglio all’assistenza sanitaria negli ospedali, la crescita esponenziale del SDN in questi settori era indicata tra le previsioni del 2015.
Se è vero che nel 2014 diversi istituti universitari avevano scelto l’SDN e ne avevano colto i benefici, quest’anno non sembra che l’adozione sia proseguita in modo significativo. Inoltre, non mi pare siano emerse nuovi progetti SDN di vasta portata nei mercati verticali.
È vero che nel 2016 qualcosa dovrà cambiare; se consideriamo la crescita del numero delle app e della diffusione dei dispositivi mobile, che sarà incessante anche il prossimo anno, i provider dovranno porre maggiormente l’accento sull’importanza del SDN per ciascuno mercato verticale, se desiderano continuare a innovare la propria offerta online con il progredire delle tecnologie e delle nuove tendenze.

È stato interessante notare come le previsioni che ho citato, tra le tante, si siano sviluppate nel corso dell’anno.
I trend tecnologici non sempre si affermano in tutti i settori, ma è chiaro che l’SDN si sta diffondendo sempre più e che il mercato crescerà ulteriormente anche negli anni a venire, guidato dal’evoluzione di scenari come la mobility, il cloud computing e i big data. L’importante è garantire che la rete sia pronta!

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