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JDA: tendenze del settore manifatturiero

8 consigli rivolti alla supply chain per rispondere alle sfide del settore manifatturiero

Il settore manifatturiero sta attraversando un periodo di rapido cambiamento, si sta delineando un insieme completamente nuovo di sfide e di opportunità.

Stefano Scandelli, Vice President Sales South Europe di JDA, espone le tendenze che stanno determinando l’evoluzione del settore manifatturiero:

  • I social media guideranno sempre di più la previsione della domanda per le aziende CPG.
    In passato, la pianificazione della domanda di prodotti da parte dei consumatori si basava esclusivamente su fattori quali stagionalità, tendenze e dati storici. Poichè i consumatori di oggi sono sempre più online, i social media sono diventati un buon indicatore sui comportamenti di acquisto; le informazioni che arrivano dai canali social sono così significative che le aziende CPG non possono più ignorarle. I dati non strutturati rilevabili dai social media ammonteranno al 20% dei dati utili per la previsioni sulla domanda e le informazioni provenienti dai canali di vendita non sono quindi più sufficienti per prevedere i trend della domanda e il loro impatto su esigenze di approvvigionamento e produzione.
  • Personalizzazione dei beni di consumo e dell’esperienza d’acquisto si imporranno sempre di più come un fattore competitivo determinante per le aziende CPG.
    Tradizionalmente, la nozione di valore dei beni si è basata su riconoscimento di marchio, prezzo, caratteristiche e disponibilità, mentre oggi si estende anche all’esperienza complessiva del cliente. Sebbene nel settore manifatturiero la tendenza a rivolgersi direttamente al cliente non sia una novità, a prosperare saranno quelle aziende che offriranno ai propri clienti un’esperienza di acquisto unica, quale parte integrante della loro proposizione esclusiva di vendita (USP, Unique selling proposition). La personalizzazione svolgerà un ruolo sempre più importante, poiché i consumatori ricercano prodotti esclusivi. Le aziende manifatturiere devono garantire che le proprie supply chain supportino in modo efficace questo cambiamento. I programmi di brand loyalty delle aziende CPG entreranno in competizione con programmi simili dei retailer.
  • La diffusione della produzione personalizzata su vasta scala incrementerà l’esigenza di supply chain sempre più segmentate.
    Il desiderio da parte dei consumatori di ricevere un servizio più personalizzato e i progressi in campo tecnologico sono i due fattori che porteranno alla diffusione della produzione personalizzata su vasta scala. Malgrado vi sia sempre meno spazio di manovra per ridurre i costi di produzione, vedremo le aziende manifatturiere ampliare il loro portfolio di prodotti per differenziarsi e offrire valore aggiunto. Essenziale per il successo di un tale approccio sarà la capacità di segmentare le supply chain per conciliare le richieste della clientela con l’esigenza di massimizzare la redditività dei processi produttivi.
  • Smartphone, tablet e mobile: i paradigmi del mondo consumer guideranno sempre di più anche l’organizzazione dei processi produttivi.
    Come accade in molti altri settori, anche in quello manifatturiero osserveremo un passaggio dai tradizionali sistemi software aziendali ad applicazioni business simili a quelle di tipo consumer. Queste app orientate ai ruoli e alle attività, accessibili tramite smartphone e tablet, offriranno alle aziende manifatturiere l’opportunità di ristabilire un contatto con la forza lavoro e ricavare informazioni dalla gestione dei processi per applicarle al reparto produttivo, con evidenti vantaggi e miglioramenti per quanto attiene disponibilità di dati, miglioramento del time to market e del servizio alla clientela, capacità di attrarre forza lavoro altamente specializzata ed avvezza ad utlizzare dispositivi di nuova generazione.
  • Le aziende manifatturiere focalizzate sui costi saranno sempre meno competitive e dinamiche
    Chi si focalizzerà esclusivamente sul costo si troverà in una posizione di svantaggio. Innovazione e maggiori profitti, saranno appanaggio di quelle aziende manifatturiere focalizzate sui prodotti e sul servizio clienti.
  • La stampa 3D segnerà la fine del settore manifatturiero di fascia bassa.
    Mentre il costo della stampa 3D si riduce, vedremo emergere una quantità sempre maggiore di aziende manifatturiere quick-turn, che offrono prodotti industriali di fascia inferiori, come piccole parti di ricambio. Tuttavia, nel lungo termine, proprio come il settore del turismo è passato dalla vendita di biglietti aerei da parte delle agenzie di viaggio a processi di vendita online, così i sistemi di fascia media verranno fabbricati dai negozi 3D, mentre le attività manifatturiere di fascia bassa verranno svolte dai consumatori stessi. Questa evoluzione è altresì riconducibile alla tendenza a rendere i prodotti CPG unici e individuali.
  • La stampa 3D aumenterà la globalizzazione del settore manifatturiero e relegherà nel passato i problemi di inventario.
    La stampa 3D aumenterà il livello di globalizzazione per molte aziende manifatturiere più piccole, che in passato non potevano permettersi centri di distribuione di prossimità. I prodotti a basso volume saranno prodotti localmente con la stampa 3D, con un impatto positivo sui costi di realizzazione e spedizione. Inoltre, le problematiche relative alla gestione degli inventari saranno superate, poiché parti di ricambio e componenti possono essere fabbricati in-country e on-demand. A fronte della riduzione dei tempi di progettazione e dei cicli di produzione, le supply chain nel settore manifatturiero dovranno diventare molto più agili e operare secondo la logica del real-time. In futuro, prodotti semplici quali piccole parti di ricambio, giocattoli in plastica o involucri per smartphone verranno principalmente venduti a livello globale, grazie alla possibilità di scaricare un file di stampa 3D.
  • Internet of Things (IoT) guiderà la comparsa della supply chain intelligente: dalla pianificazione della produzione al servizio post-vendita.
    Lo IoT avrà un ruolo sempre più preponderante ed offrirà alle aziende manifatturiere un livello maggiore di intelligence per rendere più profittevoli i processi di supply chain. Grazie a sensori incorporati (ad esempio chip RFID, codici QR) nei prodotti, sarà possibile tenere traccia di questi articoli in tempo reale lungo l’intera supply chain, abilitando una pianificazione e una produzione molto più efficienti. Altri chip intelligenti collegati ai prodotti comunicheranno attivamente ai macchinari e alle apparecchiature produttive quali fasi successive di lavorazione sono necessarie. L’IoT supporterà anche la pianificazione e la soddisfazione future della domanda, poiché la tecnologia sarà in grado di notificare in modo intelligente e preventivo quando è necessario effettuare il rifornimento (ad esempio distributori automatici, cartucce delle stampanti, forniture per frigoriferi). Macchinari e apparecchiature invieranno automaticamente informazioni sulle prestazioni al produttore, al fine di rilevare anticipatamente esigenze di assistenza/manutenzione o sostituzione di parti di ricambio prima che si verifichi il guasto. La maggior parte delle automobili di fascia media e alta è già dotata di questa funzione. La pianificazione automatizzata di appuntamenti per l’assistenza è il passo successivo.

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